Attraversando una piccola, misteriosa galleria in bambù si accederà agli ambienti dove tutto ha avuto inizio: in questo parco si trova la prima lussureggiante piantagione intrapresa da Franco Maria Ricci col bambù, sempre qui negli anni Settanta l’editore ospitò lo scrittore argentino Jorge Luis Borges; è infine qui che conversando con lui si accese la passione per i labirinti e nacque l’idea di costruirne il più esteso di tutti.

Le molte specie di bambù presenti in quest’area del parco, più addomesticati in alcuni punti e indubbiamente selvatici in altri, fanno di questo giardino un vero e proprio tesoro botanico.

Non mancheranno naturalmente le novità negli spazi del Labirinto: all’interno della Corte della Piramide i visitatori saranno accolti da un grande giardino effimero ad opera dei Vivai Michelucci, realtà di Pistoia specializzata nella produzione e coltivazione di Bambù e Graminacee perenni; nel cuore del dedalo sarà invece possibile sostare e riposare sotto la Bamboo Dome, opera in bamboo progettata e realizzata dal collettivo Arundo Art, coordinato da Margherita Bertoli e illuminata da imponenti lampioni in bamboo progettati da Matteo Mannini e realizzate da Canya Lab.