Orario estivo: 10.30 – 19.00 | Ultimo ingresso: 17.30 | Biglietteria aperta fino alle 17.30

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Vanitas (marmo)

Artista italiano
XVII secolo, Marmo bianco

“Vanitas vanitatum, et omnia vanitas” (Vanità delle vanità, e tutte le cose vanità) sono le celebri parole con cui si apre il libro biblico dell’Ecclesiaste (o Qoelet), spesso utilizzate per affermare la vanità dei beni terreni e l’insipienza di coloro che s’affannano a conseguirli. La scultura in esame, come era nelle scelte di Franco Maria Ricci, insegue un percorso a lui caro che si snoda con coerenza in tutta la sua raffinata collezione; il Memento mori qui raffigurato prende forma nel nitore del marmo bianco, la cui struggente perfezione è scandita dai due elementi della composizione; il libro e la mitria sovrastante, ove appare un cerchio la cui circonferenza è decorata all’esterno da tre minuscoli pallini per ciascun lato, un probabile riferimento alla famiglia o alla confraternita di appartenenza del defunto prelato.