Ritratto di Carolina Bonaparte Murat

Pietro Fontana (1782-1857)
XIX secolo, Marmo

La bella, intraprendente, irrequieta e ambiziosa sorella di Napoleone è effigiata secondo il canone neoclassico in voga all’epoca della sua scalata sociale e apprezzato dall’imperatore e dai suoi familiari, in particolare da Elisa Bonaparte Baciocchi che fu la responsabile della politica di diffusione dell’immagine dei Bonaparte. Elisa, principessa di Lucca e Piombino, favorì la scultura avendo a disposizione nel suo principato le migliori cave di marmo d’Italia, quelle di Carrara, la città dell’autore di questo nobile – per qualità d’invenzione e di resa – ritratto. Il Fontana aveva frequentato l’Accademia di Belle Arti della cittadina, trasferendosi nel 1804 a Milano, alla prestigiosa Accademia di Brera; nel 1805 poté recarsi a Roma, dove studiò l’antico e accostò la grande maniera del Canova. Dal 1808 fu di nuovo a Carrara per volere della Baciocchi. Si comprende la scelta della principessa: l’opera è di qualità notevole, e giustamente l’artista la firmò al verso.