Orario estivo: 10.30 – 19.00 | Ultimo ingresso: 17.30 | Biglietteria aperta fino alle 17.30

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La madre

Achille Alberti (1860-1943)
1916, Marmo

L'opera, eseguita in marmo di Carrara, raffigura una donna, a mezzo busto e con lo sguardo rivolto verso l'alto. La veste le scende dalle spalle e sotto il seno, sorretta dalla mano sinistra, mentre il braccio destro è piegato dietro al busto. I capelli sono resi in due grandi ciocche che scendono sulla nuca, in maniera sintetica e stilizzata, mentre l'espressione del volto è intensa. Achille Allberti nacque a Milano nel 1860, studiò con Pietro Magni (1816-1877) e Riccardo Ripamonti (1849 -1930) a Brera, dove in seguito fu professore. Entusiasmatosi per il populismo umanitario del napoletano Achille D'Orsi (1845-1929), svolse con diligente virtuosismo temi sociali, raggiungendo fama internazionale. Nel 1900 partecipò alla Esposizione Universale di Parigi e realizzò molti monumenti funebri nel Cimitero Monumentale di Milano. Mentre dava prova delle sue aspirazioni eclettiche nelle grandi statue sulla facciata del palazzo della Borsa di Milano (costruito da L. Broggi nel 1901), vagamente michelangiolesche, tendeva alla semplificazione del modellato, nell'intento di suggerire un carattere ieratico alle sue composizioni, come nel caso de La madre in questa collezione. Nel 1930 fu tenuta a Milano, alla galleria Pesaro, una mostra retrospettiva delle sue opere.