Busto d'uomo

Anonimo ceroplasta
XVII secolo, Cera policroma

L'alta qualità di questo busto realizzato da un anonimo ceroplasta, il cui stile concede di datarlo allo scadere del Seicento se non ai primissimi decenni del secolo dei Lumi, sta nell’intensità dell’espressione del volto barbuto, il cui sguardo comunica un sentimento di preoccupazione se non d’ansia addirittura; la testa era in origine inserita in un manichino, una figura in legno o in terracotta con gli arti a snodo e rivestita di stoffe e faceva con ogni probabilità parte di un gruppo che raffigurava una sacra rappresentazione che si può credere, data l’emozione impressa al volto, relativa alla Passione di Cristo. Simili rappresentazioni quasi effimere, data la fragilità dei materiali costitutivi, erano frequentemente allestite nell’Italia meridionale, nel napoletano e in Sicilia, dove l’usanza del Presepio era, ed è, assai diffusa. Purtroppo scarse sono le notizie sugli artisti che diedero vita a opere in cera, e il nostro eccellente plasticatore rimane ancora nell’anonimato.