Orario estivo: 10.30 – 19.00 | Ultimo ingresso: 17.30 | Biglietteria aperta fino alle 17.30

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Busti di epoca napoleonica in terracotta (Teca A)

Scultori di epoca napoleonica
XVIII - XIX secolo, Terracotta

Nella teca A si trovano diversi busti in terracotta di piccole dimensioni che esprimono il nuovo gusto tipico dell'estetica post-rivoluzionaria, che si traduce nell'eleganza delle vesti ufficiali, nell'equilibrata resa dei dettagli e nei volti dagli sguardi fieri. Da sinistra in prima fila si trova il Ritratto del principe Eugenio di Beauharnais (1), viceré d'Italia e figlio di primo letto dell’imperatrice Giuseppina di Beauharnais, realizzato dal francese Joseph Chinard, notato per il suo talento da Napoleone, che lo volle come ritrattista ufficiale; il Busto di giovane donna (2) dai tratti delicati ad opera di un anonimo scultore francese, databile intorno al 1800 e di gusto tipicamente neoclassico. In posizione centrale un Busto di gentiluomo con pettinatura alla Cadogan (3), modellato dallo scultore A. Riffard nell’agosto del 1795 e acconciato secondo un modello di pettinatura con scriminatura al mezzo e un nastro a trattenere i capelli sulla nuca, chiamato appunto “alla Cadogan” in onore del suo inventore, il generale inglese Cadogan; segue un Busto di gentiluomo (4) elegantemente abbigliato ad opera di un anonimo scultore tedesco attivo nel XVIII secolo e il Ritratto di Felice Baciocchi, principe di Lucca e di Piombino (5). L'opera è firmata da Joseph Chinard e fa parte dei ritratti che lo scultore francese eseguì per i napoleonidi. Si tratta di opere, in terracotta e in marmo, più volte replicate dall’autore medesimo per assecondare la politica di diffusione delle immagini della famiglia Bonaparte promossa da Elisa, sorella di Napoleone e moglie dell’effigiato. In seconda fila trovano posto il busto di Mademoiselle Jeannette Nini (6), in squisito stile rococò, datato 1762 e firmato dall'artista urbinate Giovan Battista Nini e il Ritratto di Roland de la Platière (7). Due sono i busti in questa collezione eseguiti dallo scultore francese François-Joseph Martin, e dei due questo è certamente il più suggestivo. Tramanda l’effigie di Roland de la Platière, che fu ispettore generale delle Manifatture di Lione e durante la Rivoluzione Francese svolse l’incarico di Ministro degli Interni. Il ritratto corrisponde all’effigie secondo il criterio di severo realismo scelto dallo scultore, che ne ha rispettato il carattere non solo nei tratti fisiognomici, ma anche nella resa della personalità, ricordata dai contemporanei come quella di austera moralità di un uomo dotato di sana filosofia.

  1. Ritratto del principe Eugenio di Beauharnais, viceré d'Italia, duca di Leuchtemberg - Chinard, Joseph
  2. Busto di giovane donna - Scultore francese
  3. Busto di gentiluomo con pettinatura alla Cadogan - Riffard, Albert
  4. Busto di gentiluomo - Scultore tedesco
  5. Ritratto di Felice Baciocchi, principe di Lucca e di Piombino- Chinard, Joseph
  6. Mademoiselle Jeannette Nini- Nini, Giovanni Battista
  7. Busto ritratto di Roland de la Platière, Martin, François-Joseph, detto Martin di Grenoble